Abbandonata e dimenticata dalla fine degli anni Ottanta, andata ripetutamente all’asta senza trovare compratori (benché il prezzo fosse sceso nel tempo da 11 a meno di 4 milioni), nel novembre scorso l’ha rilevata un benefattore di Saronno – l’ex manager Giuseppe Gorla – per metterla a disposizione dei concittadini. Stiamo parlando dell’ultima grande area dismessa saronnese l’ex Isotta Fraschini fra via Varese e via Milano.
Il suo riuso potrebbe cambiare non solo il volto ma anche la vocazione di Saronno. Prima commerciale, sin dal Medioevo, poi industriale da fine Ottocento (l’Isotta era arrivata negli anni Trenta del secolo scorso) e oggi sempre più votata al settore “scuola”: in futuro potrebbe diventare una città universitaria se il sogno di portare all’ex Isotta, come vorrebbe Gorla, un “campus” da 4000 studenti dovesse davvero concretizzarsi. Proprio nei giorni scorsi con i suoi 120mila metri quadrati l’ex Isotta, complesso metalmeccanico dove si facevano anche motori per navi, ha riaperto i cancelli per alcune visite guidate. I progetti che la riguardano sono ovviamente al centro della campagna elettorale.
Fagioli: “Parco pubblico”
Per l’ex Isotta Fraschini il sindaco uscente e candidato sindaco di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Saronno al centro, Alessandro Fagioli, si sofferma sulla parte della grande area dismessa che diventerà “pubblica” una volta avviato il recupero, e per la quale si prospetta il riuso come parco comunale quasi al cento per cento: unica esclusione una striscia che diventerà la nuova strada di collegamento fra via Varese e via Milano. «Come per le altre aree dismesse, anche l’ex Isotta Fraschini è un’area è privata – fa presente Fagioli – La scheda urbanistica prevede che il 50 per cento dell’area diventi comunale e 50 per cento resti privata». Fagioli entra nel dettaglio: «Per la parte che rimarrà privata, il piano prevede un 40 per cento residenziale, un 40% di terziario e il rimanente “modulabile” come la proprietà sceglierà. Il ruolo del Comune sarà di garantire che il progetto privato rispetti quelle disposizioni delle superfici così da potere comporre il grande parco pubblico che dal retro stazione andrà a lambire via Varese per terminare verso via Milano. Tutta l’area sarà infatti adibita alla realizzazione del parco, eccezion fatta per una strada tra via Varese e via Milano».
Airoldi: “Partnership con la proprietà”
Augusto Airoldi, candidato sindaco della lista Airoldi, Pd e Tu@Saronno intende proporre una partnership al nuovo proprietario dell’ex Isotta Fraschini per un riuso “no profit” dell’enorme area dismessa che si trova alle spalle della stazione ferroviaria centrale. «Il domani di Saronno passa dal recupero del comparto dell’ex Isotta Fraschini. Quale proposta e quale il ruolo dell’amministrazione comunale? La nostra proposta alla proprietà sarà quella della partnership». Continua Airoldi: «Non conosciamo ancora un progetto complessivo su quell’area, conosciamo però le intenzioni del nuovo proprietario che lasciano intendere sviluppi molto positivi per il futuro di Saronno. Un campus universitario di alto livello, il parco di oltre 60mila metri quadrati, la possibilità di ricucire la connessione tra centro e rione Matteotti e, a me piacerebbe, la possibile estensione della progettazione al recupero del comparto costituito da Palazzo Visconti, Villa Gianetti, ed ex Asl-asilo di via Roma. Sono opportunità che la città non deve perdere e che solo una forte partnership tra amministrazione e proprietà può contribuire a sviluppare al meglio e in tempi rapidi».
Gilli: “Interesse pubblico preminente”
Il candidato sindaco Pierluigi Gilli di Con Saronno, Italia viva, Azione, Più Europa e Unione italiana pensa a un confronto “franco e leale” con la nuova proprietà dell’ex Isotta Fraschini: «Per l’ultima, significativa area dismessa, oggetto di recente acquisto “finalizzato al bene comune”, si dovrà stabilire un dialogo profondo e leale con la nuova proprietà, inizialmente per l’attuazione completa e certificata della bonifica, e poi per verificare insieme a quali usi pubblici e comunitari e con quale qualità e quantità quest’area strategica potrà essere adibita, nel rispetto dell’interesse pubblico e della formazione di una grande area a parco» precisa Gilli. Che continua: «Il ruolo del Comune, inteso come amministrazione e consiglio comunale e, se del caso, di consultazione popolare, dovrà rimanere al centro ed essere propulsore di una riqualificazione in cui l’importanza strategica pubblica dell’area rimanga preminente. Ogni progetto, pertanto, soprattutto se ambizioso e non ordinario, dovrà essere valutato con particolare riguardo alla sua proiezione verso il futuro».
Longinotti: “Contrari ad altre colate di cemento”
L’ex Isotta Fraschini? Il candidato sindaco del Movimento 5 stelle, Luca Longinotti, vede un recupero che sia almeno per la metà a verde pubblico ed è contrario a ogni ipotesi di nuove colate di cemento. «È prevista dal Piano di governo del territorio la cessione del 50 per cento dell’area ex Isotta al Comune, e con noi resterebbe un’area verde dove non verrebbe costruito un solo metro quadrato di cemento» precisa Longinotti: «Saronno ha bisogno di respirare, ha bisogno di più aree verdi ed è nostra intenzione fare in modo che ciò avvenga». Prosegue il candidato sindaco dei 5 Stelle: «Entrando nel merito di quello che è il progetto Isotta Fraschini, credo che un’amministrazione di buon senso abbia il dovere di pianificare un intervento adeguato alle esigenze del momento in una città che non ha bisogno di un quartiere frazionato in lotti diversi tra loro e intercalati dall’ennesimo supermercato. Sarebbe invece bello e utile dare vita a un nuovo quartiere con un unico progetto che possa rappresentare un piccolo polo tecnologico dentro la città. L’innovazione è la parola chiave del presente e del futuro, preceduta dalla salvaguardia dell’ambiente».
Ciceroni: “Basta palazzi con supermarket”
La candidata sindaco di Obiettivo Saronno, Novella Ciceroni, è pronta a sostenere il progetto di recupero dell’ex Isotta Fraschini: «Abbiamo accolto con immediato interesse la notizia dell’acquisto dell’ex area da parte di un investitore con in mente non il solito progetto decotto “residenziale più supermercato”, ma dotato di una visione lungimirante che si rivela in consonanza con le nostre idee, tra cui quella di un campus universitario, nata proprio dal nostro evento per i giovani organizzato a fine novembre 2019». Ciceroni prosegue: «Il ruolo dell’amministrazione sarà determinante nel supportare un’operazione che cambierà il volto della città in senso innovativo. Crediamo che il progetto, unito all’ingresso di Saronno in “Milano Città Metropolitana”, possa finalmente darci il colpo d’ala per entrare in una dimensione più internazionale nel rispetto delle tradizioni. La nostra amministrazione farà il possibile per integrare questo progetto nella città, ricucendo le periferie e in particolare il Matteotti al centro e per superare la cesura creata dal sottopasso tra il Santuario e le chiese San Francesco e San Pietro e Paolo».
ro.ban.