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Elezioni Luino: domenica di caccia aperta agli indecisi

13 Set 2020 | Amministrative 2020, LUINO

 

Ultima domenica di gazebo in vista delle elezioni di Luino dove si confrontano quattro gruppi politici diversi, ognuno con la propria ricetta per la città. Con l’approssimarsi delle urne fanno capolino anche i volti noti della politica che provano a tirare la volata a questo o quel candidato.

In una città strapiena di gente che arrivava da diverse parti del nord Italia per la manifestazione organizzata nel lago dall’associazione “Sport senza barriere”, è arrivato il governatore Attilio Fontana per sostenere la lista guidata da Alessandro Casali, mentre oggi dovrebbe giungere il senatore Ignazio La Russa per dare appoggio a quella che vede candidato Franco Compagnoni che, sempre ieri, ha visto arrivare anche il senatore di Forza Italia Giacomo Caliendo. Domani alle 21, ci sarà invece il confronto pubblico che vedrà competere Alessandro Casali, per la lista #luinesi, Furio Artoni con la lista “Azione Civica per Luino e Frazioni”, Enrico Bianchi con “Proposta per Luino” e Franco Compagnoni con “Sogno di Frontiera”.

Elezioni Luino: la campagna sfreccia sui social

Ogni lista ha scelto uno stile di comunicazione: c’è chi ha preferito i social network, chi un approccio tradizionale, chi la presenza fissa nei luoghi che ritengono abbiano bisogno di cambiamenti. Va ricordato che a Luino il centro destra corre diviso, con la Lega da una parte, insieme al gruppo di Lombardia Ideale e dei civici, e Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia, oltre a un gruppo di civici, dall’altra. Se di questa frattura si avvantaggeranno le altre due liste “non politiche” è difficile dirlo e chi potrebbe azzardare pronostici, magari ricordando la volta in cui il centro sinistra vinse per una destra divisa, preferisce mantenere un basso profilo.

Già, perché cinque anni sono un’era geologica, figuriamoci venti. Oggi è l’ultima domenica di gazebo dove i candidati potranno incontrare i cittadini ma la sensazione in città è che «i giochi siano fatti», che il voto si sia già polarizzato. Ognuno, come è giusto che sia, è sicuro di vincere, di avere il programma migliore. Intanto i social hanno bacchettato un po’ tutte le liste per aver tralasciato un po’ l’ambiente dai propri programmi, che non vuol dire non avere cartacce per terra e ordine vicino ai cestini della spazzatura ma una specializzata attenzione per una politica “green” e forse questo è un po’ uno specchio nazionale mentre altri paesi l’hanno messa in cima all’agenda politica come traino anche di nuove esperienza lavorative e professionali. I candidati hanno respinto l’accusa dicendo con tanto di incontri pubblici sul tema.

Simone della Ripa

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