Legnano sceglie il sindaco e vede il ballottaggio. In centro va fortissima Carolina Toia (che però ha ottenuto il record di preferenze in Canazza), nell’Oltrestazione invece Lorenzo Radice ha ottenuto buoni risultati, tenendo testa alla sua avversaria in molti seggi e risultando il più votato in due delle scuole Carducci e in uno delle Rodari. Il record di Radice invece si registra al seggio dell’ospedale, il numero 49, dove ha ottenuto uno strabiliante 57,89% che però va rapportato all’esiguo numero di elettori (i voti in suo favore sono stati solamente 11).
Legnano, ultime ore di campagna
Mentre i due candidati sindaci ammessi al ballottaggio sono ripartiti in quarta con la campagna elettorale, potrebbe risultare utile andare a vedere un po’ più da vicino come la città ha votato al primo turno. A parte 5 seggi (ospedale compreso), Toia ha superato il suo avversario praticamente ovunque. Ma se in centro la superiorità del centrodestra è stata schiacciante, nell’Oltresempione la situazione è stata molto più equilibrata.
La mappa della città
Toia è andata fortissimo nei seggi delle Don Milani, dove in diverse occasioni ha ottenuto percentuali superiori al 45%. La soglia del 50% più un voto che gli avrebbe permesso di vincere al primo turno il centrodestra l’ha però raggiunta solo al seggio 10 delle Mazzini (50,30) e al 35 delle Pascoli (50,70), cuore del rione Canazza dove evidentemente aveva condotto una campagna elettorale particolarmente efficace. A parte il caso del seggio dell’ospedale, Radice ha invece superato il suo avversario al seggio 21 delle Carducci (37,87 contro 33,89), al 23 (sempre Carducci, 37,83 contro 33,49), al 33 delle scuole Rodari in Mazzafame (40% secco contro 36,84) e al 40 delle Manzoni (39,32 contro 31,24). Al seggio 18 delle Toscanini, nel rione San Paolo si è invece registrata la situazione più equilibrata: 35,43% Toia e 34,33 Radice (225 voti contro 218).
Di questi dati ovviamente stanno tenendo conto i due candidati sindaci nelle rispettive campagne elettorali, che continueranno fino all’ultimo minuto. Ieri mattina entrambi erano presenti con i loro gazebo al mercato, che in tempo di elezioni è un appuntamento fisso di ogni sabato. Gli arancioni di Radice avevano però moltiplicato i loro sforzi, allestendo un gazebo anche in piazza San Magno. La difficoltà più grande? Far capire alla gente che il confronto per dare un nuovo sindaco alla città è ancora in corso. A non pochi sfugge infatti il meccanismo del ballottaggio, al punto che ieri ai banchetti c’era chi rifiutava i volantini con un disarmante «No grazie, ho già votato domenica».
Luigi Crespi