I legnanesi, dopo un fitto mese di campagna elettorale, hanno adesso tutti gli elementi per scegliere chi votare domenica e lunedì. Anche la maratona dei confronti pubblici a Legnano, che associazioni e gruppi di quartiere hanno imposto ai sette candidati sindaco, si è conclusa martedì al castello dove i ragazzi di Politics Hub hanno gestito la serata organizzata in collaborazione con Confindustria Alto Milanese, Confcommercio, Confartigianato Alto Milanese e Famiglia Legnanese.
Legnano, gli ultimi appuntamenti prima del voto
Stasera intanto, a chiusura della campagna elettorale, sono in programma le ultime iniziative. Forza Italia sarà in piazza Ferrè dal tardo pomeriggio in poi con un gazebo a cui saranno presenti i candidati e alcuni ospiti a sorpresa. Idem per gli altri partiti che monteranno stand nella zona centrale mentre il Movimento 5 Stelle dalle 20.30 sarà al Bar Giuka di via Cavallotti con Stefano Buffagni (vice ministro allo Sviluppo economico), Giovanni Currò (vice presidente della commissione Finanze della Camera), e con l’onorevole Riccardo Olgiati. La coalizione di centrosinistra che sostiene Lorenzo Radice ha invece messo in programma, dalle 18 alle 23.59 al Centro Pertini di Mazzafame, la festa di chiusura con musica e una cena: annunciata, tra gli altri, la presenza del sindaco Pd di Brescia Emilio del Bono, della consigliera regionale dei Lombardi civici europeisti Elisabetta Strada, e del consigliere regionale del Pd Carlo Borghetti.
I sette candidati indicano da cosa occorre ripartire
Il confronto di martedì era la sesta tavola rotonda, che stavolta si è conclusa con una domanda secca: indicare una priorità per la città. I sette hanno risposto in modo diverso dando la cifra della propria sensibilità e interpretando i bisogni dei cittadini raccolti girando nei quartieri.
Alessandro Rogora (Europa Verde Legnano)
«Ovviamente per noi la priorità assoluta è l’ambiente. Legnano si trova nella zona più fetida d’Europa. Per ben duecento anni qui l’ambiente è stato sacrificato per consentire lo sviluppo industriale. È giunto il momento d’invertire la prospettiva e fare in modo che le necessità dell’ambiente diventino fonti di sviluppo portando occupazione, cibo, e ripensando una nuova mobilità verde che sia rispettosa di tutti. La così detta green economy non è un’utopia».
Lucia Bertolini (La Sinistra Legnano in Comune)
«Non ho dubbi: la giustizia sociale e la tutela del bene comune (concetto espresso anche dal nome della nostra lista) devono venire sempre al primo posto. Come? Innanzitutto ricucendo il centro ai quartieri più periferici e accorciando le distanze tra chi sta bene e chi si trova ai margini. La nostra città deve recuperare il senso di una comunità che non lascia indietro nessuno cancellando le differenze e dando a tutti pari opportunità. Inoltre occorre lavorare anche al recupero del territorio».
Carolina Toia (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, lista Toia Sindaco)
«La sicurezza per noi viene al primo posto. Legnano oggi è poco vivibile ed è anche percepita come città pericolosa. Per questo motivo bisogna rispondere a questo bisogno e al degrado che ci circonda con una serie di azioni che vanno dall’aumento dei pattugliamenti delle forze dell’ordine a maggiori controlli antidroga, dall’aumento del sistema di video sorveglianza al terzo turno notturno della polizia locale».
Simone Rigamonti (Movimento Cinque Stelle)
«Noi mettiamo al primo posto la legalità, fondamento e base di qualunque azione. Dopo quello che è accaduto a Legnano nel corso dell’ultimo anno e mezzo a maggior ragione rilanciamo questa necessità. Di più: i fatti che hanno portato al commissariamento del Comune di Legnano rafforzano la nostra convinzione che il municipio deve essere una casa trasparente nei confronti di tutti i cittadini».
Lorenzo Radice (Pd, RiLegnano, Insieme per Legnano – Legnano Popolare)
«Legnano è una città che nel corso dell’ultimo anno e mezzo è rimasta abbandonata e c’è bisogno quanto mai di un punto di riferimento. La nostra città ha grandi risorse e bisogna ripartire dal dare risposte concrete ai bisogni della gente che la crisi e il Covid 19 hanno in alcuni casi accentuato. Occorre tuttavia un cambio di gestione e di passo. È anche per questo che abbiamo proposto l’assessorato alle piccole cose».
Franco Colombo (Lista Colombo sindaco)
«Ci sono varie necessità che personalmente vedo. La crescita, economica ma non solo, è il punto di partenza in questo momento storico. Dobbiamo tornare a fare crescere la nostra città tenendo però anche conto delle esigenze dell’ambiente per guardare ovviamente alla qualità della vita dei cittadini. Poi c’è bisogno più che mai di legalità: la città è un’amica da difendere, accudire e, appunto, far crescere. Ma sotto alcuni punti di vista deve anche maturare».
Franco Brumana (Movimento dei Cittadini Lista Legnano Cambia)
«Io al primo posto metto il marketing territoriale. Non si può parlare di sviluppo economico senza uno sviluppo della nostra zona che tenga conto dei trasporti, di accessibilità al territorio, della stazione, di investimenti per rendere attrattivo tutto il sistema locale creando anche un polo industriale che dia agevolazioni agli imprenditori. Tutto questo tenendo presente che bisogna guardare alla qualità della vita di chi abita qui e dunque mantenendo un occhio anche all’ambiente».
Luca Nazari