Accompagnato dal fedelissimo Jody Testa, il segretario della Lega Matteo Salvini torna a Legnano per sostenere la candidatura a Legnano di Carolina Toia. E questa volta dal palco di piazza San Magno accende subito i riflettori sulla città.
Salvini: «Su Legnano tante infamie»
«Su Legnano quante infamie, quante bugie, quante cattiverie», dice. «Ma domenica scorsa tanti legnanesi hanno comunque premiato Carolina Toia e questo ci spinge a fare ancora meglio al secondo turno: vero che al primo turno la maggioranza dei legnanese ha votato Carolina Toia e che oggi il centrodestra ha un vantaggio di quasi dieci punti. Ma adesso si riparte zero a zero: i legnanesi vanno presi uno per uno, testa per testa».
Nonostante il cielo minacciasse pioggia, per Salvini la serata è un bis del successo registrato lo scorso 16 settembre: pochi minuti di comizio in cui tocca più i temi nazionali che quelli locali (lavoro, pensioni, scuola), poi il rito dei selfie sotto un gazebo montato un po’ per riparare dall’acqua, un po’ per garantire l’illuminazione adeguata. Centinaia di persone che prima avevano applaudito il capitano, adesso si mettono pazientemente in fila per ottenere una foto ricordo. A dirigere il traffico l’inflessibile ed efficientissimo Jody: via uno sotto l’altro, fino alla fine quando il segretario della Lega si concede a una breve chiacchierata sulla città.
E allora: quali bugie, quali falsità? «Sono cose passate», risponde. «Io voglio guardare avanti. Ho grande fiducia nella magistratura, ricordo che la vicenda non è ancora chiusa. Adesso noi però dobbiamo guardare al futuro e il futuro di Legnano è qui di fianco a me: Carolina Toia è un ottimo candidato, ha tutti i numeri per fare bene». Si dice che non ci sia due senza tre, davanti alla piazza il segretario si lancia in una previsione: «Quando tornerò qui per la terza volta lei indosserà la fascia da sindaco, e magari io sarò presidente del Consiglio. Così, festeggeremo due traguardi in un colpo solo». E aggiunge: «Legnano per la Lega è un simbolo, ma la vittoria sarà dei legnanesi che si riprenderanno la loro città. Hanno diritto a un sindaco capace che li governi nel loro interesse».
Toia parla di sicurezza, per Salvini è un invito a nozze: «Stiamo andando incontro a una nuova emergenza profughi, qui c’è bisogno di un sindaco che quando Roma chiamerà in Comune per sapere quanti profughi possono essere ospitati in città, saprà rispondere che a Legnano non c’è posto per nessuno. Prima devono venire gli italiani, i nostri anziani, le famiglie».
Luigi Crespi