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Elezioni 2020: ballottaggi, affluenza sotto il 40%

4 Ott 2020 | Amministrative 2020

 

Saronno e Legnano, elettori chiamati a scegliere il “governo” cittadino per i prossimi cinque anni. Urne aperte per i ballottaggi dalle 7 di questa mattina, domenica 4 ottobre, chiuderanno alle 23 per riaprire domani dalle 7 alle 15. Poi lo scrutinio che darà la risposta attesa nel quarto centro della provincia di Varese e nel “capoluogo” dell’Altomilanese.

Ballottaggi: affluenza in calo

L’affluenza alle urne nelle prime cinque ore è stata piuttosto bassa, il 12,8% a Saronno e il 12 a Legnano, nettamente inferiore a due settimane fa (quando era stata rispettivamente di 16,4 e 15,7%) quando si erano definiti gli schieramenti in lizza per questo “supplementare” decisivo: centrodestra contro centrosinistra in entrambi i casi, con il primo in vantaggio ma gli inseguitori con notevole chance di “ribaltone”.

Elezioni Saronno: Fagioli contro Airoldi

Il sindaco uscente della Città degli amaretti, il leghista Alessandro Fagioli, ha ottenuto un vantaggio di meno di 400 voti e di un 2% scarso sul candidato del centrosinistra Augusto Airoldi (36,6 a 34,6), che però in queste due settimane ha incassato l’appoggio dei due sconfitti Pierluigi Gilli (Con Saronno, Italia Viva, Azione e Più Europa) e Novella Ciceroni (Obiettivo Saronno) e sembra addirittura favorito.

Elezioni Legnano: Toia contro Radice

Per quanto riguarda invece la Città del Carroccio, Carolina Toia (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Toia sindaco) ha inflitto un distacco di quasi 10 punti (41,3% a 31,6) a Lorenzo Radice (Pd, Per Radice sindaco e RiLegnano) che tra il primo e il secondo turno ha proposto un “patto civico” agli schieramenti sconfitti per fermare il centrodestra e conquistare Palazzo Malinverni. Nessun apparentamento, dunque, ma anche in questo caso concrete speranze di rimonta. Domani, dopo le 15, l’esito delle urne.

Ore 19, superato il 30%

Dopo dodici ore di apertura dei seggi, il dato dell’affluenza degli elettori saronnesi e legnanesi alle urne si fa più indicativo: a Saronno hanno votato il 34% degli aventi diritto, circa il 5 per cento in meno rispetto al primo turno, a Legnano ci si ferma invece al 32,5, oltre sei punti in meno rispetto a domenica 20 settembre. Un dato comunque non del tutto insoddisfacente, considerando che cinque anni fa, all’epoca dell’elezione di Gianbattista Fratus, si era votato solo di domenica. La proiezione sull’affluenza finale fa pensare a un risultato intorno al 50%, comunque con un netto calo rispetto al primo turno (62) e anche rispetto al 52,3% della precedente tornata amministrativa.

Ore 23 – Sotto il 40%

Previsioni confermate: il dato finale del primo giorno di votazioni per il ballottaggio Toia-Radice a Legnano ha visto andare alle urne il 37,7% degli aventi diritto, quasi 11 punti in meno rispetto a quelli che l’avevano fatto il 20 settembre.
Per quanto riguarda Saronno, invece, il dato è di 38,55%, anche in questo caso inferiore di circa 11 punti rispetto alle 23 di domenica 20.

r.w.

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