Il centrodestra di Luino, le segreterie cittadine di Fratelli d’Italia con Mario Contini, di Forza Italia con Piero Carletti e quella di Noi con l’Italia, ieri hanno siglato la candidatura a sindaco di Franco Compagnoni. «Le segreterie cittadine – scrivono nel comunicato ufficiale – preso atto dell’incredibile decisione della Lega di correre da sola alle prossime elezioni comunali, non rispettando un accordo scritto che impegnava all’unità del centrodestra, e non raccogliendo neppure il successivo appello ad un ripensamento rispetto a tale posizione, hanno deciso di candidare a sindaco Franco Compagnoni, storico medico dell’ospedale di Luino. La lista dei candidati consiglieri comunali sarà capitanata dall’avvocato Andrea Pellicini, attuale sindaco».
Niente simboli di partito
I sostenitori spiegano che si presenteranno alle elezioni del 20 e 21 settembre con una lista civica, senza simboli di partito e con un forte spirito territoriale, «anche perché – dicono – faranno parte del gruppo donne e uomini che non provengono dal mondo della politica, ma sono sempre stati impegnati in attività imprenditoriali, nello sport e nel campo del sociale». Maggiori particolari saranno espressi in una conferenza stampa per la presentazione dei candidati che si svolgerà nei prossimi giorni. Si è quindi consumato lo strappo nel centrodestra che, verosimilmente, potrebbe non terminare sul tavolo luinese da una parte o dall’altra, segnando forse un cambio di passo con una saldatura Fratelli d’Italia e Forza Italia che ricorda un po’ il Popolo delle Libertà prima maniera. Cosa accadrà a Luino è difficile dirlo: la Lega non retrocede sul nome di Alessandro Casali, risponde poi alla accuse espresse dal resto del centrodestra di aver disatteso un accordo firmato sulla candidata civica su cui pare si fosse trovato un accordo dicendo che le carte in tavola sono state cambiate.
Luino non è una città come le altre, ha al suo interno i coordinatori dei due partiti di centrodestra, Andrea Pellicini e Giuseppe Taldone che, a questo punto, dopo gli appelli ad una “pax” politica, ad una riconciliazione, hanno deciso di procedere.
Il supporto di Pellicini
Compagnoni è già stato vicesindaco in quota Lega nel primo mandato Pellicini, poi poco prima delle elezioni ha chiesto un cambio di passo a quella Giunta fino ad esserne estromesso per poi fare una scelta diversa alle elezioni del 2015, candidandosi con un laboratorio politico che lo ha portato in minoranza ma sempre apprezzato da tutti per il garbo politico mostrato in opposizione, non solo dall’attuale sindaco Andrea Pellicini che ha deciso di schierarsi come capolista accanto a lui.
S.D.R.