Trasparenza, partecipazione e attenzione ai bisogni: sono questi i valori che hanno riaggregato Origgio Democratica, schieramento di centrosinistra nuovamente candidato alle elezioni di Origgio. La candidatura è in rosa, Sabrina Banfi, che si presenta così agli elettori: «Da sempre vivo a Origgio, a cui sono affettivamente molto legata. Ho una laurea in Servizio sociale e lavoro da 30 anni per il Comune di Milano. Ho sperimentato la soddisfazione di collaborare con altri, con la mia militanza politica nel gruppo Origgio Democratica, l’associazionismo da giovane e la costituzione di un Gruppo di acquisto solidale. Arricchente è la mia attività con la Pro Loco, che mi ha consentito di conoscere più a fondo i bisogni e le risorse della comunità in cui vivo. Quindi ho deciso di passare dalla critica all’azione politica, sfruttando l’esperienza e le competenze che ho accumulato».
Elezioni Origgio, spazio al volontariato
La lista si compone di persone con competenze e interessi costruiti in ambito scolastico e lavorativo, accomunate dalla militanza sociale e politica e dal volontariato: equamente divise in sei donne e sei uomini, hanno diverse età e quel rinnovamento che ha portato – con dialogo e nuove idee – un vento di freschezza in Origgio Democratica.
Banfi: “No ad una città dormitorio”
Secondo Sabrina Banfi «Origgio si è progressivamente trasformata in un paese dormitorio, circondato dalle ditte di logistica e soffocato dal traffico veicolare. Riteniamo che occorra conservare e incrementare la qualità dei servizi offerti al cittadino per tutte le fasce d’età, con particolare attenzione ai bisogni speciali delle persone che, per condizioni sanitarie o socio-economiche, si trovano in situazioni di fragilità. Inoltre, riteniamo che non si possa prescindere dalla tutela e dalla salvaguardia del patrimonio ambientale, in quanto bene comune, per migliorare la vivibilità e l’attrattività».
Centrosinistra: educazione e ambiente
Sul fronte della sicurezza, l’approccio è completamente diverso da quello delle altre liste: «L’attuale sistema di sorveglianza non crediamo vada integrato. A nostro avviso la sicurezza, anche quando esiste un valido sistema di controllo, si raggiunge attraverso un processo educativo, che porta ad acquisire maggiore consapevolezza dei propri diritti e doveri».
Per quanto riguarda le linee programmatiche, sarà massimo l’impegno «affinché crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente si armonizzino per raggiungere uno sviluppo sostenibile, al fine di creare le migliori condizioni di vita possibili per la nostra comunità». Verrà così tracciato il futuro lavoro, i cui capisaldi saranno: sostenibilità ambientale e urbanistica, sviluppo sociale e innovazione, cultura e comunicazione.
«Immaginiamo il nostro futuro Comune come un paese integrato in un territorio più vasto, le cui scelte diventano rilevanti oltre i confini comunali – conclude Banfi – Analizzeremo i bisogni della collettività e svilupperemo la ricerca di processi partecipativi, per prendere decisioni condivise sulla cosa pubblica».
S.d.m.