A Legnano, dopo oltre un anno dallo scioglimento del consiglio e dal commissariamento del Comune, il tempo di affinare argomenti e definire coalizioni non è certo mancato. A Cuggiono, la situazione è analoga, ma i tempi decisamente più ristretti. Il 12 febbraio scorso, un voto di sfiducia decretò, insieme alla decadenza del sindaco Maria Teresa Perletti, lo scioglimento del consiglio comunale e di una coalizione di centro destra che da quasi un anno procedeva da separata in casa.
Con la complicità del coronavirus che ha congelato ogni sviluppo, una delle poche certezze del panorama elettorale a tre mesi dal voto sono le lacerazioni del centro destra, che salvo sorprese si presenterà diviso: da un lato, la volontà di rivalsa dell’ex sindaco Perletti sugli alleati infedeli potrebbe favorire un patto tra la Lega, che è il suo partito, e i civici che fanno riferimento all’ex vice sindaco Luigi Tresoldi, il quale a sua volta, in virtù dei suoi trascorsi nel partito, potrebbe portare in dote il simbolo di Forza Italia, attualmente orfano di referenti locali a conseguenza dello strappo che portò alla formazione della civica Prima Cuggiono e Castelletto, determinante per la sfiducia.
I due centrodestra
Proprio intorno a questa lista e in particolare a Giuliana Soldadino e Cristian Vener ruoterà la proposta di un centro destra alternativo che gode dell’appoggio di Fratelli d’Italia e di un rapporto fiduciario con il senatore Mario Mantovani. Tuttavia, sarebbe un errore dare per scontato l’appoggio della Lega alla candidatura di Perletti: anche la sezione cuggionese del Carroccio è commissariata e al di là degli attestati di stima per l’ex sindaco e il suo operato, è difficile pensare che non si consumi dai vertici un tentativo di ricompattare i tre partiti di area attorno a un nome condiviso. Tale tentativo potrebbe però avere anche l’effetto opposto e in paese già si mormora di una Lega che andrà per i fatti suoi e di un centro destra ulteriormente diviso in tre liste per altrettanti candidati.
Il centrosinistra con Cucchetti
Molto meno complicata sembra la partita del centro sinistra, che dovrebbe ufficializzare ormai a breve il nome dell’ex capogruppo Giovanni Cucchetti a candidato sindaco della civica Cuggiono Democratica. In quanto alla centrista Agorà, senza escludere che possa presentarsi in solitaria come 3 anni fa, si registrano un paio di incontri per sondare possibili alleanze: da un lato con il centro destra di Soldadino e Vener, dall’altro proprio con Cuggiono Democratica.
L’ultima variabile è rappresentata dall’effettiva candidatura dell’out-sider Francesco Maria Bienati, che non fa mistero delle sue simpatie per l’ultra destra: annunciatosi a capo di una lista ancora da formare, è aperto a possibili alleanze. Insomma, già dai nastri di partenza e con i trascorsi più o meno recenti dei protagonisti in campo, la campagna elettorale a Cuggiono si prospetta avvincente: nel 2017, Perletti la spuntò sul sindaco uscente Flavio Polloni per appena 17 voti.
Carlo Colombo