Dichiarazione shock di Massimo Tosi, pediatra, 77 anni, candidato sindaco di Arona domani, sostenuta dal Pd, nella presentazione della lista per le comunali ad Arona. Lui, il candidato, però poi spiega: «Intendevo un suicidio politico. Se arriverò terzo, dietro alla Lega ed a Fratelli d’Italia vorrà dire che la mia lista ha fallito il progetto. Farò qualche mese in consiglio comunale e poi mi dimetterò per lasciare posto ad altri, ma sono positivo. Sento che molti sono stanchi della Lega».
Arona, la provocazione di Massimo Tosi
Frase forte però come altre affermazioni che hanno scosso una campagna elettorale in cui Federico Monti (Lega) sembra avviato al successo. Come il realizzare «un dormitorio per i poveri intrercomunale», «creare la giornata del bambino», istituire il «gratta e perdi» e instaurare «la giornata della gentilezza»: «Sono convinto che la politica si faccia con gentilezza, ad Arona ci sono troppe divisioni. Una giornata in cui ognuno farà una buona azione».
Il programma di Arona Domani
Nel programma di Tosi tanto sociale, molta ecologia, neppure un cenno all’ordine e alla sicurezza: «Una dimenticanza, ma noi gli extracomunitari irregolari li vogliamo fare lavorare, magari anche per il Comune grazie a delle associazioni. Per la movida non serve un’azione repressiva, ma dialogo con giovani e famiglie». Poi l’intervento sulle carceri: « Ad Arona vogliamo riportare il progetto del lavoro per i detenuti, abbandonato dalla Lega. Entro dieci anni dovremmo in Italia avere carceri modello Svezia e aprire gradualmente le porte delle galere come è avvenuto per gli ospedali psichiatrici».
I volti che affiancano Tosi
Tra le novità della lista la presenza di una candidata islamica Mezna El Doubi: «Vorrei che le rappresentanze straniere non siano escluse. Per questo le incontrerò sabato pomeriggio». Nella lista alcuni rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio che aiutano i senza fissa dimora che dormono in stazione. Tosi: «Siamo l’unica lista si sinistra, il Pd ad Arona ha il 20 per cento non posso pensare a un tracollo e non penso al fuoco amico che voti altrove. Mi spiace che Italia Viva sia rimasta fuori, ma abbiamo Carla Torelli».
In lista oltre al decano Camillo Cavanna, il capolista Roberto Buttà, attivista di Agedo (Associazione Genitori Omossessuali), ma anche volti nuovi come Antonio Severo e Sabrina Biraghi che ha prospettato un incremento dei servizi sanitari con «un ritorno del pronto soccorso e attività e ambulatori per la maternità ed infanzia». Tra le altre proposte: navette elettriche dal centro alla periferia, la creazione di un centro di aggregazione giovanile, dei festival culturali a tema.
ma.ro.